Squilla il telefono. Sono le 9.00 del
mattino e nella casa che ancora odora di caffè, la giornata di
Caterina, volontaria dell’Auser, ha inizio. A contattarla è una
donna anziana che necessita di un accompagnamento per raggiungere l’ospedale
San Luigi di Orbassano, dove dovrà sottoporsi ad una serie di visite.
È attraverso questa telefonata e l’impegno assunto da Caterina di
rivolgersi all’autista disposto ad assolvere la richiesta d’aiuto,
che ho deciso di condurvi nel mondo dell’Auser.
Dal 2010 con l’intento di rispondere ai tanti
bisogni della collettività, l’Auser-volontariato opera sul
territorio pinerolese con una quindicina di volontari.
È stata la forte consapevolezza dei radicali
cambiamenti avvenuti (e tutt’ora in corso) nella nostra società ad
aver indotto l’associazione a sviluppare nuovi servizi.
L’innalzamento della speranza di vita, la
maggiore partecipazione femminile al mercato del lavoro e la correlata
trasformazione della famiglia, che sempre più si allunga e restringe,
sono mutamenti che stanno creando nuovi bisogni.
Con l’adesione al progetto "Solidarietà in
movimento," l’Auser, in collaborazione con il Comune di
Pinerolo, tenta di creare un punto di incontro tra la richiesta di
supporto ed una risposta concreta. L’attivazione di un servizio di
trasporto rivolto a coloro che, in condizione di disabilità e non,
necessitano di cure e terapie, riesce non solo a supplire alla
mancanza di una rete familiare, ma anche a dare voce a soggetti
invisibili.
Il concetto base attorno a cui ruota l’operato
dell’Auser è quello di solidarietà sociale; occorre dunque
realizzare interventi mirati, attivare delle opere di
sensibilizzazione e di reclutamento di nuovi volontari; occorre agire
sul territorio con delle politiche sociali capaci di dare voce ai
silenzi. "Noi come Auser - mi spiega Caterina - cerchiamo di
venire incontro ai molti bisogni della collettività e l’aver potuto
realizzare, grazie alla preziosa disponibilità di alcuni volontari,
un servizio di trasporto ha permesso di non abbandonare le molte
persone che ogni giorno si rivolgono a noi. Sono individui soli o con
figli impegnati con il lavoro, per i quali la nostra presenza diventa
un punto di riferimento per trovare ascolto ed aiuto. L’associazione
cerca di essere presente come può; i fondi limitati circoscrivono gli
ambiti di intervento, ma la voglia di fare è sempre più forte.
Di volontari disposti a regalare il loro tempo ce ne sono, ma
potrebbero essere molti di più se solo diventassimo più consci dei
cambiamenti a cui stiamo andando incontro… Magari capiterà anche a
noi, un domani, aver bisogno di aiuto e allora sì che potremo capire
realmente l’importanza vitale del volontariato". E se, a volte,
la consapevolezza di poter fare di più prende il sopravvento, ci sono
altre volte in cui anche un solo piccolo contributo è uno stimolo ad
andare avanti: "volontariato significa mettersi a disposizione di
chi ha bisogno senza timore e senza riserve. Significa sentirsi ancora
vivi perché il sorriso di chi hai aiutato appaga più di qualsiasi
altra cosa al mondo" (Caterina).