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Pinerolo
Indialogo
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Settembre 2013
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Dialogo tra generazioni
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Riflessioni
politiche "young" |
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Intervista
al Sindaco di Pinerolo, Eugenio Buttiero
"In
questa situazione di crisi abbiamo dato la priorità
alle emergenze sociali"
a
cura di
Emanuele Sacchetto
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Pinerolo Indialogo - Anno 4 - N.9 - Settembre 2013
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Giunti ormai a quasi metà mandato della Giunta
Buttiero, è doveroso e lecito andar proprio dal capo trainante a far
qualche domanda, a batter cassa insomma di quanto promesso e quanto
già fatto. E il risultato è un nuovo programma elettorale con nuove
promesse e nuovi progetti per Pinerolo. Si spera almeno questi
verranno realizzati.
Dunque proprio per cominciare, ci dica cosa è
stato fatto dalla sua équipe di assessori e consiglieri in questi
quasi due anni e mezzo di amministrazione.
Ciò che bisogna
evidenziare fin da subito è il "ragionevole compromesso" a
cui siamo dovuti scendere fin da subito: i tempi infatti in poco più
di due anni sono profondamente cambiati. La crisi si è inasprita, i
tagli ai Comuni continuano e l’instabilità del Governo non fa che
lasciarci tutti in preda a dubbi su cosa potremo o non potremo fare.
In queste mutate e sempre più mutevoli condizioni, dunque, si capirà
bene che una Giunta non ha i mezzi per attuare in quattro e quattr’otto
il suo programma. Noi infatti abbiamo dato la priorità alle
emergenze, volendo almeno non peggiorare e magari migliorare i disagi
sociali dovuti alla crisi. Ecco così che ci siamo concentrati sul
bilancio. Nonostante i 3.500.000 euro in meno che il Comune percepiva
grazie ai trasferimenti, la drastica riduzione delle entrate derivanti
dagli oneri di urbanizzazione ( da 3.300.000 euro siamo passati a
700.000 circa), abbiamo mantenuto tutti i servizi a domanda
individuale (nidi, mense,…), che costano al Comune 2.500.000 euro
annui. In più, abbiamo aumentato i fondi a sostegno delle situazioni
di disagio sociale, aumentando anche la quota procapite che versiamo
tuttora al Ciss (siamo passati da 25 a 30 euro a persona, per un
totale di circa 1 200 000 euro). Tutto il resto del programma è in
cantiere, ma certo non ha avuto la priorità, a causa, ripeto, della
situazione contingente.
Nonostante la crisi, quali sono le criticità e le
eccellenze di Pinerolo e del pinerolese oggi?
Le criticità sono tutte legate al sociale. Famiglie
disperate che non riescono più a pagare l’affitto, giovani e non
senza lavoro, aziende che rischiano di chiudere,… La realtà insomma
non è diversa da quella nazionale. Per quanto riguarda le eccellenze,
be’, bisogna essere consapevoli che il nostro territorio non offre
grandissime opportunità per eccellere. Direi forse che la cosa che
più ci sta caratterizzando positivamente è la volontà di recuperare
ciò che si è perso. Il capitale umano è forse la nostra eccellenza,
su cui costruire il futuro. Naturalmente poi, bisogna render noto che
alcune eccellenze in campo aziendale le abbiamo, prima fra tutte l’ACEA.
La nota dolente della sua amministrazione è stata
fin da subito l’urbanistica. Qui come in altri settori, la critica
che le viene mossa è l’autoreferenzialità e la mancanza di
progettualità, dimostrata ampiamente dal fatto che il piano
regolatore non è stato neanche ancora inserito in agenda. Cosa ci
dice in proposito?
E’ ora di smetterla di vedere l’urbanistica come
un tabù. L’unico modo per avere risorse è sfruttare al meglio ciò
che si ha, valorizzandolo. E questo vuol dire anche urbanistica.
Peraltro, il disagio sociale è strettamente legato a questo tema.
Infatti la nostra amministrazione sta percorrendo la strada delle
varianti e non modifica del piano regolatore, in modo da riorganizzare
l’edificabilità per il disagio sociale. Parliamo di edilizia
popolare (il così detto social housing) e di edilizia per anziani,
cercando di dare risposte immediate a problemi persistenti. La visione
di progettualità, insieme al piano regolatore possono aspettare. La
nostra priorità è quella di risolvere il disagio sociale, dopo
verrà tutto il resto.
Una discorso a parte, anche se sempre di
urbanistica parliamo, è la questione dei "portici blu".
Alla gente questa sembra una espropriazione di uno spazio della vita
cittadina, per la mera esigenza di far cassa. Tanto più che di
alloggi sfitti e invenduti Pinerolo è piena. E’ così?
Non si può nascondere l’esigenza di risorse, e i
1.600.000 euro di valore stimato per l’area sarebbe un gran sollievo
per le casse del Comune. Tuttavia il discorso è più ampio. Qui si
tratta di rivalorizzare uno spazio cittadino. E’ un intervento di
miglioramento ambientale. In ogni caso lo spazio sottostante (il 60%
circa di quello attuale) rimarrebbe a disposizione dei cittadini.
Insomma da opera incompiuta avremo finalmente la continuazione dei
portici e non una tettoia come quella attuale! Infine, posso garantire
che non sarà un Grattacielo-bis. Saremo ferrei nei limiti di altezza.
"Pinerolo Terra del Cavallo". Insomma
Sindaco, lei ci crede ancora? E la scuola di cavalleria? Che fine
faranno tutti i soldi investiti in quell’opera?
In tutta onestà non credo più tanto che Pinerolo possa
diventare Terra del Cavallo. Tuttavia gli investimenti partono dal
1990, sono parte della nostra storia. Il 70% è già stato realizzato.
Dunque che fare?
Abbattere tutto? Sarebbe uno spreco di denaro. Convertire la struttura
in qualcos’altro? Vorrei che qualcuno si facesse avanti allora con
delle idee concrete. La nostra soluzione è invece di continuità. Non
si farà nessuna scuola, ma la struttura manterrà la sua destinazione
iniziale. Vogliamo puntare piuttosto non solo su gare e salti, ma
farne un centro che ospiti corsi per la cura della dislessia, una
scuola di mascalcia e quant’altro. Vogliamo insomma ampliare le
possibilità di questa struttura, mantenendo la continuità storica.
Un altro punto fisso della sua amministrazione (o
forse più suo in particolare) è la volontà di un Credito
Cooperativo del Pinerolese. Ci spiega di cosa si tratta e perché lo
vuole a tutti i costi?
È una cooperativa, non avente scopo di lucro che
può agire come una banca, finanziando attività imprenditoriali sul
territorio. Alcuni ottimi esempi sono operativi da anni nel Cuneese.
Questo è un modo per autoalimentarsi, facendo fronte al più grande
disagio dell’imprenditoria medio-piccola: la mancanza di
finanziamenti da parte delle banche. Naturalmente i finanziamenti non
potranno essere molto alti, ma intorno ai 100.000 o 200.000 euro. L’iter
burocratico è tuttavia molto lungo, in quanto bisogna essere
accreditati presso la Banca d’Italia, ma ci stiamo lavorando.
Ora le facciamo tre proposte - tre idee! - che da
tempo noi pensiamo sarebbe importante realizzare per lo sviluppo del
territorio: collegamento ferroviario rapido Pinerolo-Torino,
valorizzazione del centro storico e banda larga. Cosa ne pensa? Sono
da realizzare?
Certamente sono tre buone idee. Per quanto riguarda
la prima, il collegamento rapido con Torino, sarebbe indispensabile
per poter rilanciare anche il turismo. Per il centro storico, avete
ragione voi quando mi dite che a Pinerolo mancano Architetti del
Recupero e del Restauro. E su questo si dovrà provvedere. Infine la
banda larga è già in fase di attuazione. Spero di poter dare una
risposta a questi quesiti entro la fine dell’anno.
Molti Comuni nel circondario, eccetto Pinerolo,
hanno adottato il Regolamento Comunale di Gestione dei Rifiuti,
proposto dall’ACEA nel 2008. Questo permette alle Guardie Volontarie
Ecologiche ad es. di multare i cittadini individuati nell’atto di
gettar rifiuti a terra e sporcare in ogni modo l’ambiente. Ci sembra
una bella iniziativa che potrebbe sensibilizzare un po’ di più le
persone al rispetto dell’ambiente. Perché Pinerolo non ha aderito?
Vengo colto di sorpresa, lo ammetto. Non ero al
corrente di questa lodevole iniziativa. Dunque non posso dire altro
che mi documenterò e cercheremo di provvedere.
Infine, cosa caratterizzerà la sua amministrazione
nella seconda parte di mandato? Qualche iniziativa per i giovani
magari?
Vi posso anticipare, anche se non entrerò nei
dettagli perché è una faccenda che stiamo discutendo in questi
giorni, che è nostra intenzione trasferire la Biblioteca, ormai
satura, nella caserma Bochard. Si tratterebbe di portare a titolo
gratuito al Comune l’intera area della ex caserma, trasferendovi la
biblioteca, ampliata naturalmente e dotata di tutte le strutture
tecnologiche che si confanno ad un centro all’avanguardia. Vorremmo
farne un polo della cultura, dal libro, al film, alla musica. Un
centro di aggregazione, che preveda aree di studio, relax e
approfondimento culturale. Lo spazio a disposizione c’è, i soldi in
qualche modo li otterremo alienando qualche bene immobile (per esempio
l’ex caserma dei carabinieri e i portici blu), e grazie alla grande
operosità degli architetti comunali realizzeremo questa grande opera!
Ma ripeto siamo ancora nella fase di ideazione, non siamo ancora
giunti ad una decisione.
Un progetto da sostenere
Nell’
intervista che gli abbiamo fatto il sindaco Buttiero ci ha
resi partecipi dell’idea di dedicare l’ex caserma Bochar a
sede della biblioteca, con annessi vari servizi di
caffetteria, internet, multimedialità, musica, teatro, punti
di socializzazione,ecc. In pratica di creare un vero e proprio
polo culturale.
L’idea ancora in
gestazione e da definire nei dettagli ci sembra ottima per la
città e la sosteniamo con convinzione. È una iniziativa che,
se va in porto, può essere l’inizio del riscatto (anche per
l’amministrazione) da un declino. Ci sono città molto più
piccole di Pinerolo, cito solo la vicina Saluzzo e la più
lontana Urbino, che hanno fatto del polo culturale e
storico-architettonico la loro identità. Ce la farà
Pinerolo? Ce lo auguriamo. Comunque, finalmente un’idea
valida per la città!
A.Denanni
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